mercoledì 25 marzo 2009

Il Feudo Di Monsanto



Premessa.
Dopo aver letto questo post odierete la soia( se non la odiate gia).


Avete letto il mio primo post?
Beh se anche no sti cazzi... l' importante è che leggiate questo.

Il discorso è che il titolo del blog, di un libro che ho in mente e, principalmente, la visione che ho del mondo, scaturiscono tutti dalla stessa fonte: la Monsanto.

Direte voi perchè prendersela con la Monsanto tralasciando la Killer-Cola ( che asseta mezzo mondo, per dissetarne l' altra metà ) o le guerre per il petrolio o per le altre ricchezze del sottosuolo, perchè, insomma, mi sono incapronito colla Monsanto?
Per via di un corso di Geografia ambientale.
Vidi in quelle lezioni gli effetti devastanti della politica imprenditoriale operata da Monsanto in sud america.
La cosa che più mi colpiva era la cecità ottusa delle politiche aziendali perseguite. Non sopportavo l' idea che levassero dei sedimenti di rocce importanti dragando fiumi essenziali ( se ben ricordo come il rio Paranà) per renderli navigabili 24 ore su 24, con il rischio molto alto di far disperedere le acque nel sottosuolo, prosciugando il fiume.
Ho nella mente i volti dei contadini e nel cuore le loro tristi storie. Storie di famiglie avvelenate tre volte al giorno, che vedono i loro figli nascere per poi morire con i polmoni corrosi dai pesticidi, che si vedono costrette ad abbandonare la terra espropiata dai governi o conquista da mercenari, pronti a tutto quando si tratta di assalire dei contadini indifesi. Condannate a vivere dieci anni ad ammalarsi e morire di tumore. Mi ricordo di quella famiglia che perse tutto pur di dimostrare che il loro bambino morì durante un ciclo di pesticidi non riuscendo, con i suoi piccoli polmoni, a trattenere il respiro o riciclare il veleno in anidride carbonica. Avevano una perizia di un medico che non si era piegato a questo schifo. Monsanto perse al primo grado. Gli avvocati andarono dalla famiglia, gli offrino una ricompensa per il loro silenzio, altrimenti, se avessero avuto intenzione di continuare, avrebbero garantito il ribaltamento della sentenza. Qualsiasi cifra ovviamente non poteva riportare in dietro il loro bambino, perciò andarono avanti. Puntualmente la giuria fu comprata e la perizia confutata. La famiglia perse ogni avere, e quel fazzoletto di terra infestato dal DDT passò alla Monsanto. Non rimasero a loro nemmeno le lacrime.

Faccio ora una breve digressione fornendo dettagli sulla storia della Monsanto. M. nasce nel 1901 a ST.Luois negli U.S.A. da parte di John Queeny che chiamò questa società col cognome di sua moglie; Olga Monsanto. Inizialemente era dedita alla produzione di zucchero, cambiando negli anni la propia produzione dall' alimentare si passò al chimico-farmaceutico, arrivando alla svolta degli anni 60-70 che pose le basi per l' ingresso della società nell' agricoltura. Per meglio conseguire il successo delle biotecnologie applicate all' agricoltura, la Monsanto si scompone in due società. Una che si occupa di chimica-farmaceutica chiamata Solutia e la Monsanto appunto che, a seguito della fusione con il colosso Pharmacia, diviene Monsanto Company.
E' nato il leviatano. Ma non è solo nell' universo.
Pensate alla Novartis.


Visitare il sito della Monsanto ha un che di bucolico. Grandi campi di girasole, sembra di affacciarmi dalla finestra della mia cucina in primavera. Granai di stampo americano dove crescono piccoli Clark Kent che ammiccano ai trattori. Voltando pagina l' immancabile volto di qualche bambino Africano che ricorda l' impegno di Monsanto nel mondo contro la povertà ( probabilmente eliminando i poveri). E' una strategia diffusa in questo tempo surreale essere scadenti anche come cattivi. La Coca-Cola va in giro per il mondo annunciando che avrà un programma di riciclaggio idrico, ma il contadino indiano che ha le sue falde acquifere prosciugate dalle mire imprenditoriali dell' azienda di Atlanta non credo che applaudirà. Parimenti gli sceicchi illuminati edificano castelli nel deserto, città ecologicamente a impatto zero, o molto basso, per incentivare un turismo ecologico con scalo a Dubai: - Su venite a trovarci nelle nostre oasi verdi!! Dove i grattacieli sbocciano con le margherite. Su basta prendere un 747 Emirates. Sembra l' uggiosa compagna del Devon e invece siete in Quatar!!! Abbronzatevi senza timori che qui ricicliamo pure gli ombrellini nei vostri cocktail!!... Come dite il 747, che c' entra? Ah... il gasolio è... sempre la solita solfa... che palle che siete!!! Ma sapete che vi dico... Ma andate a riciclare sandali!!!!

In questo mondo di merda i cattivi non hanno più un volto, una consistenza, sono un cda con logiche di profitto tese all' ottimizzazione dei guadagni. Puoi essere uno dei top manager delle società in questione, decidere politiche aziendali che condanneranno alla fame milioni di persone, disboscare una foresta pluviale, ma educare i figli al rispetto e alla tolleranza e donare un forziere pieno di pezzi da otto a qualche fondazione impegnata nella lotta all' HIV.

Per spiegare come faccia precisamente Monsanto ad agire facciamo un passo in dietro.
La nostra storia inizia nel 1995 con la creazione del W.T.O. A differenza delle banche e dell F.M.I. questa organizzazione opera microstrutturalmente. Il W.T.O. mescola nel calderone della finanza globalizzata una ricetta che sarà destinata a fare le fortune di pochi a danno di molti: lo scambio di beni e servizii con il rispetto delle "propietà intellettuali" ( sarebbe meglio chiamare propietà industriali) tra i paesi che ne fanno parte.
Funziona così: tu Honduras fai piuttosto schifo. Vuoi una rete fognaria decente? Bene, noi te la costruiamo tu però devi far venire le nostre aziende nel tuo paese. Questo spalanca le porte alla Monsanto e al suo brevetto.
Guardate bene le date. Nel 96 l' UE decretata che le mucche non possono essere più nutrite con farine animali, perciò ecco che viene sancito che gli alimenti sono solo vegetali. Secondo voi chi venderà l' alimento più conveniente?
Perciò il Sud-America viene devastato per creare mangime per le mucca Carolina. Ma come avviene tale devastazione?
Loro si insediano. Dove possono comprano, corrompendo ovviamente. Ho sentito dire in un filmato di quelli che avevo visto durante quelle lezioni che hanno propio una voce sul bilancio che suona tipo " relazioni con funzionari esteri" in una parola: bustarelle. Quindi o aquistano ed espropiano le terre dei contadini, oppure mandano i guerriglieri a fare il lavoro sporco, sennò tutt'e due.
Costruiscono i loro campi di soia transgenica- perchè è questo che li rende ricchi: il commercio della soia- a dieci metri dalle case dei contadini. Adesso vi potreste domandare: ma questa soia transgenica cosa ha di trans? C' è una molecola che la rende più buona o nutriente? Un atomo di cachemir che la rende resistente al caldo e al freddo donandole anche una piacevole erre moscia? Niente affatto. La soia è transgenica perchè è resistente al pesticida. A quel cazzo di pesticida che ammazza tutto quello che sta attorno tranne la soia immunizzata. Il brevetto la Monsanto non ce l' ha sulla soia, ce l' ha sul pesticida che usa per sterminare i parassiti che mangiano le piante e quelli che vivono a dieci metri dai campi. Iniezioni di veleno nell' aria di dieci minuti per tre volte al giorno. Agricoltura blitzkrieg da praticare coi bombardieri lasciando una trincea di terra morta, una collinetta anonima senza neanche un milite ignoto dove fin da quando la Terra ha memoria s' ergeva l' Amazzonia.
I contadini sono l' ultima ruota del carro. Non hanno voce e la loro storia non la racconta nessuno. Dentro il feudo le loro storie non trovano spazio sui giornali, impegnati come sono a non far sentire i denti al potere.


Tuttavia queste persone esistono.
Vivono, piangono e muoiono affinchè noi possiamo gustarci le nostre bistecche.

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1 Commenti:

Alle 27 marzo 2009 alle ore 11:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' il Progresso frate'!
E bisogna continuare a lavorare per il grande progetto di Sviluppo che ci hanno riservato.
Se il contadino rimane sotto al pesticida, se al minatore viene la silicosi, se l'operaio prende fuoco, allora c'è Progresso.
Il Progresso non va condannato, perchè ha tanti alibi. E si chiamano TAV, SUV, missioni aereospaziali, botox, yacht, nanotech, ecc...

E se c'è la crisi? Il Progresso non c'è più, ma gli unici che ne risentono sono quelli che hanno inventato, edificato e resa religione l'idea del progresso.

La storia della Monsanto ricorda molto le vicende della Montecatini in Maremma nella prima metà del Novecento.
E qui come in molti altri casi i lavoratori tendono a vedere una madre nel datore di lavoro che viene considerato come il benefattore, l'unica salvezza, portatore del Santo Progresso.

 

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