martedì 2 giugno 2009

Qualcosa è cambiato


Traggo spunto da questa lettura assai profiqua dato l' attuale momento storico. La citazione riportata ( dal libro di Tremonti "La paura e la speranza" Mondadori ) è estrapolata dal Testo di G. Viesti " Mezzogiorno a tradimento" Laterza 2009.




" Cadute le grandi ideologie, falliti i grandi sistemi politici, i popoli credono ancora, ma soprattutto nelle cose piccole e più concrete, nelle cose che sono a loro più vicine che sono più attuali. Credono ancora nel ' domani' ma non nel ' futuro; non chiedono'la riforma della sanità, ma il funzionamento del ' loro' ospedale; non chiedono la riforma del lavoro, ma il 'loro' posto di lavoro.Il 'campanile' non può sostituire la ' nazione' , ma può comunque compensare l' effetto di vuoto portato dalla crisi dello stato-nazione"


"... : la soluzione invece è fuori dallo stato; nel comunitario"


G. Tremonti




Qui sul calderone di roba ce n'è parecchia.
Da antropologo mi stuzzicherei l' appetito per ore sulla crisi degli stati nazione. Preparerei un minestrone di"perdità dell identità nazionale": con i migliori discorsi scelti sulla negoziazione dell' identità individuale (contestuale-aggregata) e su quella collettiva. Un pizzico di attenzione al momento in cui si perdono gli assetti precedenti ed entrano in gioco le nuove sfere d' appartenenza, soffermarsi sulle loro dinamiche è basilare per una buona riuscita del piatto. Cercherei di farcire il tutto con i dati, sempre meno incoraggianti di uno sviluppo che stenta a riprendersi e quindi con la prospettiva di instabilità economica e di relativa perdita di sicurezza. Aggiungerei un bel dado di dubbi su quali vie potessero aprirsi per una pacifica politica d' integrazione di quei lavoratori stranieri che offrono servizi richiesti e a basso costo. Farei sfumare un pò di quei lavoratori giovani che vedono il loro cammino restringersi fino a tramutarsi in una fune da circo dove destreggiarsi, rischiando di precipitare nella non scelta tra precariato ed emigrazione.
Auspicando che il buon senso prevalga sull' esasperazione mediatica ed ideologica che i media offrono dell' attuale fenomeno migratorio, sperando in strutture apposite e competenti che sappiano regolamentare ( all' interno di ciò includo l' integrazione) i flussi di migranti ,in un coordinamento capillare sul territorio attraverso una rete internazionale, inseguendo un idea di benessere che deve per forza essere universale e quindi collettivo:vado tirare su il mio minestrone.
La sbobba che ne viene fuori mi è un pò indigesta.


Sarà forse perche non mi piace affatto essere d' accordo con l' analisi dell' insigne economista dalla erhhe mòshia, perchè vedo possibile e implicito un meccanismo non d' estensione dell' identita collettiva ma di regressione della stessa, che porti a logiche sempre più esclusive. Prendiamo ad esempio quello che succede dalle mie parti. Io sono assai ignorante sui programmi ma preferisco votare uno che ha uno stralcio di progetto piuttosto che uno che dice che la provincia è un ente inutile e poi si candida lo stesso.
Ora il mio discorso è che se le persone sono via via più interessate al propio orticello quel che sta ne al di fuori, "l' altro", non insteressa; la "provincia" o la "nazione" potrebbero essere la stessa cosa.
Non frega un cazzo a nessuno di Scarlino o degli scarlinesi, scalriniani o scarligeni ma il fatto che le nano-particelle del nuovo inceneritore possano arrivare ad avvelenare la cara nostra aria puzzolente quello si che ci fa ventilare le coglie...
E non tutti abbiamo un sogno generale condiviso, molti solo un' indifferenza generale nell' augurarsi che tutto rimanga grossomodo cosi.
In un clima come questo sorprendersi di un pressochè assente dibattito politico certo è buon segno, perchè ci avverte di una diversa atmosfera, ma quest' atmosfera l' abbiamo davanti e non tira certo una bella aria.
L' epilogo sarà chiromantesco, pirotecnico, qualunquista, perciò adesso mi fermo, ripongo la parvenza di oggettività nel cassetto e la saluto.
La cabala dice che se si pensa nei termini proposti dibattersi riguardo un progetto collettivo è dispersivo, un pò distante, poco conveniente forse inutile.
"forse"
In questo senso la provincia è inutile...
Ergo lo voteranno uguale.


(Se mi sbaglio Pippo la sbronza te la pago io!)

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