venerdì 28 novembre 2008

Quanti auguri a te!

Oggi per me è un giorno felice.
Claude Lèvi-Strauss compie cento anni.

Non sono in grado di darvi una descrizione esauriente ed esaustiva della vita e delle opere di colui che per me ci si è avvicinato più di tutti. Avvicinato a cosa direte voi? Beh alla chiave.La chiave? Si all' universale, al numeno kantiano, al mondo delle idee, alla definizione totale di quell o' antropos che è il soggetto dello studio della nostra disciplina; insomma dite quel che vi pare ma secondo il sottoscritto cialtrone C L-S è senza dubbio lo studioso ( sociologo durkheimiano o antropologo strutturalista che sia, fate vobis ) che più è andato vicino a cogliere l' ineffabile struttura dell' animo umano, l' unico che almeno è riuscito a cogliere un aspetto veramente unversale e a non fermarsi lì.
Non sono capace di raccontarvi la sua carriera passo per passo, per quella c'è wikipedia ( con tutte le dovute titubanze con cui chi si affaccia sull' enciclopedia universale on line per eccellenza deve portarsi). Se ai profani posso permettermi di dare un consiglio leggetevi "Tristi Tropici" perchè un libro del genere è come "Gargantua e Pantagruele", non si capisce bene che genere è, e dopo non se ne scriveranno di simili. Unico e irripetibile: eccezzionale!
Per farvi capire quanto è importante nella storia della nostra cultura( quella colla c- tra parentesi- minuscola, non il soggetto di studio degli antropologi apunto culturali ) vi basti pernsare che è stato lui a cogliere il nesso che ci ha fatto passare da bestie ad esseri umani o per meglio dire dallo "stato di natura" allo "stato di cultura". Il libro in questo caso è: "Le Strutture Elementari Della Parentela". Il passaggio fondamentale che l' umanità ha compiuto, la struttura elementare che si verifica in modo universale, in tutte le società umane studiate, è stata la proibizione dell' incesto. Poichè il rovescio di tale divieto è il dovere intrinseco di creare legami esogami favorendo la socializzazione e contribuendo in maniera decisiva al progresso culturale dell' essere umano.
Per dirvi quanto questa persona sia importane per il sottoscritto se avete letto il mio primo post, vi accorgerete di un momento in cui scrivo:"Abbiamo il bisogno intrinseco di dare un nome alle cose. E' una prerogativa della mente, al tempo stesso necessità basilare. In ogni dove, da quando l' Uomo ha potouto tramandare una sua Storia, ha sempre dotato la parola d' un significato. Per partecipare al processo di reificazione della parola..."
Ebbene dovete sapere che secondo L-S ( che non sta per Lombardi- Satriani, sia ben chiaro!) il processo speculativo ha atto da coppie di opposti. Molto semplice: bianco-nero; uomo-donna; buio-luce... dalla loro sintesi la mente parte e prosegue nel suo divenire, nel suo pensare.
Ancora oggi sono convinto che è la definizione che più si avvicina a dare una descrizione convincente di quello che dovrebbe essere l' Uomo. Questo modus operandi me lo porto sempre appresso quando si tratta di analizzare le implicazioni estrinseche della reificazione demagogica alle quali la nostra mente viene sottoposta giornalmente. Pensate a tutte le volte che qualcuno si esprime in termini di aut aut. Perchè tante persone attecchiscono, invece di accusare il ciarlatano di turno di faciloneria, invece di ricordare che il mondo è variegato e pieno di colori e che il bianco e il nero- in fin dei conti- sono solo sfumature? Perchè un mondo in questi termini è facile da pensare in quanto ricalca appunto la produzione dei nostri processi mentali. Forse adesso sono io che la sparo grossa e invito chi ne sa più di me a mazzuolarmi ben bene, che ne ho bisogno. Senza dubbio sono andato fuori tema, ma questo era solo per dirvi quanto sia presente e costante nel mio investigare la realtà il lavoro di questo monumento vivente, quanto utili siano per me certi strumenti critici che lui ci ha lasciato.

Ho tifato a lungo affinchè il mio idolo arrivasse a questo giorno. Da anni immaginavo di andare in Francia per quest' occasione, bussare alla porta di casa sua e regalargli un prosciutto e una boccia di Morellino buono, magari dargli un bacetto. Perchè davanti ad un gigante una pulce non si deve permettere di parlare la stessa lingua, magari però d' abbozzare un saluto, tanto per intenderci...
Grande, mi hai regalato un altra gioia! Non ti ho conosciuto di persona e forse non lo farò mai ma per quello che mi hai dato non posso non volerti bene come se fossi una persona che ha vegliato sul mio cammino passo dopo passo.
100 volte grazie è troppo poco!

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giovedì 27 novembre 2008

Il sole splende e il cielo è sereno

Siamo solo all' inizio.
Ho un amico molto più in gamba del sottoscritto. Lui lavora nell' ambito dell' economia, ora non so spiegare bene il suo mestiere ma dovrebbe essere uno di quei tecnici che deve valutare l' esatto costo di un azione. In tutto, via... in quasi tutto, quello che ha fatto è sempre stato una spada... Ora io che dell' economia sono avvezzo come un contadino al buon governo gli ho chiesto:
"Oi Giova ma ho letto che hanno salvato citybank, devo iniziare a preoccuparmi?" al che lui ha risposto: " Inizia pure... Qui crolla tutto".
Per quello che ho modo di osservare la gente non ha idea dell' effettiva portata del pericolo... Sto parlando di rivolte nelle strade, legge martiale dove ancora si può imporre la legge degli uomini, gente che si ammazza per un pezzo di pane, un sorso d' acqua un bel pomodorino...
Cosa passa nella testa delle persone?
Sono convinto che buona parte sappia quello che succede solo che si sforza di andare avanti finchè non accade. Avverrà allora quello che vedo, la solidarietà tra gli uomini lascerà il posto alla sopravvivenza e la paura si vestirà delle spoglie mortali della rasegnazione.
Sta iniziando, non so dirvi esattamente come, ma so dirvi bene quando.
Gia adesso.

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lunedì 24 novembre 2008

Mi serve tempo

Ho sempre bisogno di tempo quando mi soffermo ad analizzare qualcosa. La mia preoccupazione è quella di non essere banale. A chi può interessare la mia opinione quando sfocia nella spiaggia putrida del gia detto. Non mi arruffo di seghe mentali per dire meglio o peggio un concetto gia espresso.
A questo punto intendo dirvi cosa farò.
Di solito nell' affrontare un fenomeno cerco di distaccarmi dalle mie passioni. Tuttavia sono lo stesso coinvolto quindi ecco che produrrò un lavoro che si snoda su due fronti...
L' argomento che tratto è la corrente studentesca che si è manifetata in questi giorni. I possibili temi quindi sono elencandoli in modo riduttivo e semplicistico: il formarsi delle correnti, la loro descrizione, le forme della protesta, l' efficacia delle azioni, la reazione del mondo attorno, eventuali relazioni tra varie correnti differenti e non per ultima, soprattutto perchè è l' aspetto che mi incuriosisce di più; la produzione mitologica studentesca e la sua eventuale reificazione.
Tale studio verrà effettuato sia dal punto di vista mio di tutti i giorni; per questo mi troverò meglio in una produzione letteraria, nel secondo cercherò di arrivare il più lontano dalla contaminaizione dei mie pregiudizii.
Per questa ragione vi chiedo scusa se mi farò sentire dopo i fochi ma ho bisogno di scegliere accuratamente ogni parola perchè so che una volta che la scrivo, pubblica sarà anche la responsabilità di quello che dico.
Il lavoro letterario sta per essere ultimato, ancora qualche giorno. Certo mi auguro che anche chi legge cerchi di liberasi dai pregiudizii così come tento io. Anche se non sempre ci si riesce, l' importante e non smettere di provarci.
A poi!

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